6 luglio 2012

Una vacanza in Camargue



Quasi sempre nel momento in cui vivi le cose, 
non le vivi ti lasci vivere
e pensi che non siano granchè
lasciarsi vivere significa
aver paura sentirsi inadeguati
pensare che questo o quello siano troppo 
oppure peggio troppo poco per noi...


era l' anno scorso
quando scattai queste foto
esattamente un anno fa
e non mi pareva nemmeno di vivere
un momento così speciale


trovavo che tutto fosse un pò troppo 
o troppo poco
insomma speravo 
che le cose andassero ancora meglio 
di come stavano andando


ripensandoci adesso 
col velo della nostalgia 
che accumula i ricordi belli 
e cancella quelli brutti
mi pare di essere stata 
addirittura in uno stato di grazia
irripetibile


ero in Francia 
con il mio amico del cuore
l' uomo che mi è stato vicino 
in qualche modo 
tutta la mia vita adulta
che ha rappresentato per me
tutto quello che io chiedo ad un uomo


quello di cui dopo trentanni 
credevo speravo sognavo mi illudevo 
che ne so
di essere innamorata


non era certo la nostra prima vacanza insieme quella 
NOOO
ne avevamo fatte altre di vacanze insieme
ma quella dell' anno scorso era
determinante..
Ora so un pò di più caso mai lo avessi scordato per un attimo
che noi dobbiamo restare lontani 
pur dovendo essere sempre vicinissimi
la nostra reciproca presenza
è deleteria e allo stesso tempo
necessaria ad entrambi
siamo come acqua e fuoco
quando io ho convinto te tu hai convinto me dice lui
ed è così
positivo e negativo insieme
materia e antimateria 
che quando si incontrano si annullano


ma il ricordo di questa vacanza
nessuno potrà togliermelo
nessuno potrà farmi mai dimenticare lo stupore
alla vista
di questa campagna acquitrinosa 
di questi cavalli selvaggi 
ma mansueti 
di questi tori apparentemente tranquilli e riservati
ma all' occorrenza feroci


Grazie a te che me l' hai regalata
amico mio
grazie per tutto quello che sei per me 
al di là del male che mi fa ancora 
pensare a te
con la consapevolezza 
che mai 
riusciremo a ritrovare 
quella strada che abbiamo perso là
in quella selvaggia Camargue
di fronte a quel mare stupendo 
seduti a quei caffè all' aperto
preda di quella speranza 
che poi si è nascosta tra le pieghe della nostra vita
e ci ha riportati lontani
vittime di un essere noi 
che non è più possibile cambiare
terrorizzati da quello che l' altro si aspetta dall' uno
divisi dall' età 
e dalla consapevolezza che quello che vogliamo
è l' uno il bene dell' altro
ma che quel bene probabilmente 
non sappiamo darcelo a vicenda...


Certi nonostante tutto di amarci ancora 
e per sempre
 in un modo che non comprende
l' amarci 
che bisognerebbe sapere 
stretti
tra la sapienza che è tutto inutile 
riprovarci e ricominciare
e la voglia inesausta
di credere 
che sia possibile in qualche modo.



Niente e nessuno 
mi toglierà dalla testa 
che sulla tua persona
c'era scritto MIO
eppure consapevole 
che quel tempo è fuggito via 
senza che noi sapessimo afferrarlo
maledicendo ogni fraintendimento
ogni angolatura di carattere 
ogni decisione inversa
ogni certezza 
che non avremo mai più


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