21 maggio 2012

La storia del mio lavoro, sesta puntata.

Dunque ragazze...
Son passati molti giorni da quella quinta puntata,

e mi è stato difficile, ricominciare
non so, mi si era bloccata la vena...
ma sopratutto ho finito, il mio settimo Romanzo
era l' ora...
è sempre catartico e mi ci voleva proprio...

Era Il 1995 
e io abitavo in questa casetta 
al limitar della pianura dello Schlezwig Holstein
appena fuori Hamburg City... non vi impaurite, non morde
è solo una regione dei BundesLand al confine con Hamburg
 una regione che storicamente ha avuto un importanza tale
alla fine dell' Ottocento, che meglio se andate a leggervi la storia
altrimenti mi tocca star qui post su post, a spiegarvelo.



Ty cresceva felice e spensierato...
andava a scuola in una bellissima scuola di campagna 
faceva sport, aveva tanti amichetti. 
La città era vicina, ma lontana abbastanza
da permetter  a lui di vivere una vita sana e all' aria aperta...
circondato da amici e animali...


Tutto pareva procedere per il meglio..
venivamo in Italia regolarmente per gli acquisti
e avevamo fiducia nel futuro e nelle nostre prospettive...
Mi pareva allora, che tutto non avrebbe mai avuto fine
forse avevo una fiducia smodata nei miei sogni 
o nelle mani di LUI
 e speravo in quelle di Ty per il futuro...

Avevo un ragazzo moldavo che mi aiutava
e che faceva esattamente quello che gli chiedevo
era bravissimo... imparò la lingua in un mese
e viveva in mia simbiosi, lo chiamavo Nino, da Albanino 
visto che era il sosia del cantante di Cellino
(scusate la rima...)



Dunque  vi ricordate dove eravamo rimaste??
Io si ... eravamo rimaste alle tre Miller, figlia madre nonna,
e avevano pure un cane..in tre... per dividersi gli oneri
e unire il piacere... le tre dell' Avemaria.
Pregavano sempre... in chiese separate però, come le case, separate!
Oddio...Non che le tre tizie fossero cooosììì importanti...ai fini della storia
no ..non direi
poi in fondo, in una situazione in cui tutto succedeva 
al ritmo di un milione di avvenimenti al minuto
erano veramente ben poca cosa...
ma in qualche modo il loro ruolo se lo scolpirono a mani nude...




Anche queste tre, alla fine, non furono che una semplice virgola
in un Poema lungo come la Divina Commedia...
e di cui io stessa perdo il filo ...

Così, come l' estate fu la più torrida 
venne l' inverno più freddo che ci si potesse ricordare, 
eravamo sommersi da un vero mare di neve....



e questo come si può ben intuire non aiutò. 
Ne avevo ormai tre e stava per arrivare il quarto,
ma nonostante tutte le problematiche... i negozi erano pieni...
si vendeva a ritmi per me oggi impossibili anche da ricordare
e...  avete presente com'è Hamburg??

Occorre che ve ne parli un pò...
Amburgo, è una metropoli che si avvicina ai due milioni di abitanti...
è una città bellissima...davvero. 
Tutta o quasi costruita sull' acqua.
Come poche città al mondo, sa unire il modernissimo al molto antico,
ed è così verde da parere un giardino  incantato
con certi palazzi che li vedrete solo sulle riviste d' arredamento.
Circondata di bianche ville da sogno, 
coi colonnati vittoriani e i capitelli e le cariatidi 
Ci sono case che sono pazzesche
avrete visto la villa della mia amica Karin
mi direte, ma allora???
eh... tutto non vi poteva dare il creatore, beh di brutto c'è che c'è un clima di m...
Amburgo è una città dove è bello
stare vestiti di nero e di lana sotto al sole, 
tanto il sole è pallido e appena appena calduccio,
è una città nella quale non è inusuale 
accendere il camino il 15 di agosto!
ma è una città vivibile affascinante, viva... 
piena di eventi. e di luoghi magici.
Peccato ricordarla solo per il suo quartiere Hard...il S Pauli.
o per le mura del porto, vecchie di mille anni...
I suoi abitanti sono civili ed accoglienti, sinceri e fedeli, amici veri, 
ha una popolazione aperta a tutte le razze 
e a tutte le religioni 
tollerante e cosmopolita come poche 
una città in cui essere Italiani 
vuol dire essere Speciali...
checchè se ne dica, io mi son sempre sentita così.
Loro mi hanno sempre fatta sentire Una vera Star.
 Una città che viene anche definita la Venezia del Nord 
poichè ha 2200 ponti... sul fiume Elbe e sul lago Alster!
L' Alster, un sogno!!!
Un lago navigabile popolato da centinaia di barche a vela in pieno centro città
che in inverno, spesso gela quando la temperatura va sotto zero
 e allora  tutti vanno con le carrozze 
e le slitte a camminarci sopra...
tra i banchetti di wurstel fumanti 
e le varie attrazioni girovaghe.


Hamburg è la seconda città della Germania 
dopo Berlino, ed è una città ricchissima...
Ci sono addirittura un paio di migliaia di milionari per nascita 
tra i quali il più famoso è Karl Lagerfeld
poi ci sono un enormità di milionari per reddito 
tipo che ne so mi viene in mente Dieter Bohlen. chi è direte voi?? 
Si vede che non siete tedeschi..
è l' inventore dei Modern Talking 
di cui sicuramente avrete sentito parlare negli anni ottanta
beh insomma c'è una clientela..esagerata...
forse seconda solo a Londra Dubai e Los Angeles
quindi non mi chiedete e sopratutto non chiedetevelo 
perchè, aprivo un negozio dietro l' altro...
lo si capisce no?

Le riviste si erano accorte da tempo di noi 
e qui non vi sto a mettere le numerose 
copertine o pagine di Giornali dedicateci...
mi crederete sulla parola?



insomma si può dire?
eravamo famosi ! capite che vuol dire? 
FAMOSI!


Davamo feste e ricevimenti..
frequentavamo il bel mondo come si dice...
viaggiavamo ed eravamo invitati ovunque
nonostante lavorassimo da mattina a sera 
e passassimo frequentemente le vacanze lavorando in Italia.. 
alla ricerca di questo e quell' oggetto.
Sempre nella speranza di trovare il più bello 
invitati come special buyer
nei migliori alberghi Italiani 
come il Grand Hotel o come l' Excelsior a Firenze.
Ci credete che le mode nell' arredamento 
in Germania negli anni Novanta son partite tutte da me?
Se non ci credete trovate qualcuno che mi smentisca!
Insomma... la gente ci ammirava e come sempre succede 
anche un pò, ci invidiava...
ma si sa...  si mette in conto... sono i soliti prezzi da pagare...
nessuna particolarità a meno che... 
poi le cose non diventino davvero deleterie.


Eravamo anche benefattori... 
regalavamo fontane o statue all' Istituto Italiano di Cultura...
istituivamo concorsi..aiutavamo le persone in difficoltà 
insomma tutto quello che si fa...
Qui in questa foto siamo col nuovo Console...
Coretti de Glamini e la moglie



cambio leggermente i nomi ma siamo lì..
Era un fiorentino, come me...con la sua bellissima moglie tedesca 
e la carissima piccola Jiulia... 
Lui inaugurava i nuovi negozi e presenziava alle nostre feste 
che erano sempre un successo di critica e di pubblico 
anche qua potrei sommergervi di foto..ma sooprassediamo!

Dunque aprimmo un altro negozio
nel centro di Eppendorf 
il quartiere più vivace e allegro della città...
pieno di coppie di professionisti tipo lei avvocato lui medico... 
o anche viceversa... 
 coppie giovani, come eravamo noi allora...
 coi bimbi biondissimi e bellissimi vestiti Jacada, 
a volte anche tre o quattro,
 la governante filippina, le macchinone splendenti, 
davanti alle scuole,
etc etc...e come direbbe mia nonna
 e tutto il resto del carlino
ma di questo non vi parlerò... 
perchè meriterebbe una storia a parte...


Insomma aprimmo due negozi nuovi in due mesi,
questo che vedete sopra è il primo nuovo aperto...
Conservammo però, il terzo Terratoscana ... 
quello in cui c'era la Frau Miller, infatti
restava tra tutti il più determinante, per grandezza e storia...
e scegliemmo lei la Miller, per curarcelo,
in fondo tra tutte le commesse che avevamo provato 
la Miller era la migliore...la migliore..oddioo...
se non avesse avuto il vizio impertinente di scambiare la mia cassa 
per quella della sua famiglia...

Vabbeh dai su....
 non fate quella faccia del tipo ecco io lo sapevo
anche io lo sapevo che vi credete???
Ma, tutto non si può avere 
tutto sommato ce n'era abbastanza per tutti...
e così direi che quello, o dovrei dire quelle,  furono 
 l' unico regalo che quella str...della mostruosa
Mariele Hildebrand Fick ci fece in quella torrida estate...
 regalo che durò fino a quest' altro terribile inverno...
e che compromise per sempre
( insieme a molti altri fatti, per l' amor di Dio !)
tutte le nostre speranze per il futuro...

Noi eravamo troppo ciechi, per vedere quello che non volevamo vedere...
ma proprio mentre ci accingevamo ad aprire
il nostro Sogno nella City
accadde qualcosa che è ancora troppo presto per annunciare
tanto voi... avete tempo di aspettare no??
e allora fatemici pensare 
ho un pò bisogno di elaborare il tutto...

Non ne parlo mai...ed è sempre duro farlo 
anche se son passati più di venti anni....


La vostra Marzia Sofia



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